cover 10 luglio 2013

Inaugurazione Progetto Scer…un altro passo verso l’energia sostenibile!

Il 2 luglio, presso la “CIAO Motori”, una delle aziende del Consorzio “Le Fratte” nella zona produttiva di S. Andrea delle Fratte a Perugia, è stato presentato ed inaugurato il nuovo progetto sull’energia sostenibile portato avanti dal consorzio stesso in collaborazione con il Comune di Perugia, il CRB (Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse) e l’Università degli Studi di Perugia, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Alla presenza del Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, sono stati presentati i due impianti sperimentali che serviranno da sistema di climatizzazione di edifici artigianali in ambito urbano  attraverso lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili.

La giornata si è aperta con i saluti dell’Assessore alle Politiche energetiche ed ambientali, Lorena Pesaresti, che ha ricordato che “Ambiente, innovazione e ricerca rappresentano sempre più la chiave per uscire dalla crisi.  Si sono fatte tante cose per la città fino ad ora, ma la strada è ancora in salita e serve anche la collaborazione con i privati, come in questo caso, per raggiungere questi risultati”. In seguito sono intervenuti il Presidente del Consorzio “Le Fratte”, Giancarlo Baldassarri, il responsabile del Progeto Scer per il consorzio, Marco Arcelli, ed il Direttore del CRB e coordinatore del Progetto, Franco Cotana, che ha spiegato le linee generali e gli obiettivi del progetto. L’inaugurazione si è conclusa con la presentazione più specifica dei progetti e la visita guidata degli stessi da parte dei tecnici responsabili di CRB e Comune di Perugia ed il saluto finale del Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Corrado Clini.

Il progetto di ricerca a rilevanza nazionale SCER (Sviluppo di un nuovo sistema di Climatizzazione di edifici in ambito urbano basato sulle fonti Energetiche Rinnovabili), partito tre anni fa, è parte di un programma complessivo di riqualificazione energetica delle aree produttive, al fine di ridurre i consumi e le emissioni. Questi impianti sperimentali infatti hanno l’obiettivo di rendere gli edifici produttivi energeticamente autonomi, attraverso l’utilizzo di diverse fonti di energia sostenibile integrate tra loro. Per il momento sono stati realizzati solo due prototipi, allo scopo di studiarne l’efficienza energetica, economica ed ambientale, che possono essere sviluppati e riproposti in futuro nel resto della città, o addirittura in tutta Italia.

I due prototipi sono differenti perché si adattano alle necessità energetiche delle due aziende che li sfruttano. Il primo prototipo è composto da un impianto fotovoltaico che alimenta una pompa di calore, compensata da tre sonde geotermiche. Per aumentare l’efficienza della pompa di calore è stata poi inserita una vasca di accumulo termico. Tutto il sistema è connesso ad un sistema di monitoraggio che registra i risultati e gestisce il funzionamento dei diversi dispositivi. Il secondo prototipo impiega un impianto fotovoltaico per il soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica ed una caldaia a biomassa per il riscaldamento ed il raffrescamento mediante l’alimentazione di una macchina frigorifera ad assorbimento.


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